Malattie Connettivali

Che cosa sono
le malattie connettivali?

L’insieme di condizioni patologiche che rientrano sotto il termine di “connettivite” comprende una molteplicità di espressioni e di quadri clinici molto ampia, a volte difficilmente inquadrabile all’interno delle caselle diagnostiche di medicina occidentale. Tali malattie sono accomunate da uno stato infiammatorio generato dalla reazione del sistema immunitario contro parti proprie (autoimmunità). Le più frequenti e conosciute sono l’artrite reumatoide (AR), il lupus eritematoso sistemico (LES), la sclerosi sistemica, la sindrome di Sjogren, la polimiosite.

Le principali forme

di malattie Connettivali

Le connettiviti sono un insieme di patologie di tipo autoimmune, caratterizzate dall’infiammazione del tessuto connettivo, muscolare, epiteliale.

Le principali forme sono:

Quali bisogni?

Il coinvolgimento di cute e mucose, del tessuto connettivale del corpo, nonché della muscolatura, produce quadri clinici molto variegati sia rispetto al grado di disabilità sia rispetto al sovvertimento dell’immagine di sé. Ciò che accomuna le diverse forme di malattia è un’evoluzione spesso lenta con fasi di riacutizzazione anche molto disabilitanti, la necessità di terapie analoghe ad alcune malattie oncologiche, con tossicità significativa. In tali forme patologiche accomunate dalla genesi autoimmune (reazioni immunitarie rivolte contro se stessi) la rimodulazione del sistema immunitario accanto alle terapie riabilitative risultano i cardini dell’intervento di cura.

Strumenti specifici di cura

Le PNEI (psico-neuro-immuno-endocrinologia) ha documentato la stretta inter-connessione del nostro sistema immunitario con quello nervoso, endocrino e psichico. Ogni azione su uno o più sistemi determina a cascata una ricaduta importante sugli altri. Quanto può impattare l’azione riequilibrante della musica, l’espressione di sé della pittura, la spinta del canto, quella armonizzante dell’Odaka Yoga? Quanto, insieme a massaggio, osteopatia, nutrizione, approccio di medicine complementari, come la Medicina Tradizionale Cinese, può cambiare la prognosi e il benessere della persona malata? Moltissimo, ma occorre strutturare un progetto di cura quanto possibile in una fase non avanzata per poter incidere sulla prognosi, mentre sempre attuabile è l’impatto sulla qualità di vita.

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