Crisi: a chi?

Il verbo greco d’origine è krino = separare, discernere.
Quando entriamo in crisi (che ha una strana assonanza con il più famoso fall in love ) che accade?

CERCATORI D’ORO

Come in un setaccio c’è qualcosa che perdura, un che di essenziale, e qualcosa invece che deve essere lasciato andare, la sabbia entro cui si cela l’oro.

Sarebbe a dire che ogni volta che un sistema, compresa la nostra persona, o le più grandi realtà che essa esprime, nazioni, continenti, va in crisi, un vero esperto di terapia del dolore sa che si sta compiendo un passaggio importante verso l’oro, un maggior valore.

Sarà pur vero, ma la percezione reale di una persona in crisi, è molto distante da tale metafora.

SOGNO o SON DESTO?

L’assunto in corsivo credo rappresenti una legge fondamentale dell’evoluzione di coscienza, come dire che una persona può rendersi consapevole del proprio dormire solo quando è sveglio (normalmente, ma non sempre).

Essere consapevoli dei processi trasformativi risulta in ogni caso un valore aggiunto; processi che in tal modo possono essere se non favoriti per lo meno non ostacolati.

DAL FALLIMENTO AL DISCERNIMENTO

Sapere che la crisi di un rapporto di coppia può uscire dalla categoria prestazionale di fallimento, per entrare nella cornice più intelligente del discernimento tra ciò che è disfunzionale e ciò che è essenziale, non lo ritengo inutile.
Nel passaggio evolutivo che la crisi certifica si sperimenta uno sguardo duplice, con un focus sul qui e ora della situazione da una parte, e un altro più esteso, non identificato con il dolore in corso, dall’altra. Quello sguardo, quella percezione, per quanto alcune volte sfocati, traducono una coscienza più ampia di noi stessi, prospettiva da cui si riesce a intravvedere altro (se non proprio la strada).

PERSONAL TRAINER O SVEGLIA?

Che cosa ci necessita allora? Semplice: allenarci!
Quando la coscienza è ancora assopita, o quando ci addormentiamo frequentemente (le fiabe sono piene d’incantesimi, stati di sonno, anche lunghi, e risvegli miracolosi), sino ad allora il Lavoro rischia di patire numerose e sfinenti intermittenze. Per questa ragione occorrono gli aiuti, che siano nani, folletti, fate, unicorni, gatti, farfalle, alberi o chi volete voi.

Come Centro di Cure Integrate Niruàl intendiamo sostenere e contribuire con una cura olistica a questo risveglio, con l’esperienza e la competenza forgiata negli anni, cercando insieme la strada di ciascuno, i meccanismi bloccati e le risorse più potenti in grado di abilitare la funzione della coscienza, che, consapevole dei propri strumenti, può viaggiare in autonomia d’amor proprio.