Alessandra Marra

Nasco nella primavera del ‘68 a Varese, punto di convergenza di origini disparate che imprimono in me il marchio dell’eclettismo. Cresco in connessione con la natura e, ancora bambina, scopro la vena creativa attraverso la poesia, la musica e la ginnastica artistica. 

A ventitrè anni mi laureo in Filosofia e comincio un percorso di ricerca personale tuttora in corso: intraprendo un lungo cammino terapeutico e mi iscrivo a Psicologia clinica a Torino. Nel frattempo mi dedico alla scrittura e lavoro come redattrice multimediale all’Istituto Geografico De Agostini a Milano. 

Mi licenzio solo per vivere pienamente la maternità e, per diversi anni, mi dedico al lavoro educativo, affiancando bambini e ragazzi con disabilità nel loro percorso scolastico.

Del 2004 è la seconda laurea magistrale in Psicologia. Sento però che, per praticare la professione, ho bisogno di altri strumenti che mi permettano di integrare il corpo nel lavoro clinico e di migliorare la mia consapevolezza. Inizio a praticare yoga e meditazione. L’incontro con Biodanza (mi titolo nel 2009 alla ScuolaToro, divento insegnante tutor e didatta della Scuola di Lombardia), un master di alta specializzazione in Mindfulness, la formazione di primo e secondo livello in Terapia basata sulla Compassione (CFT) e la mia ricerca sulle pratiche sciamaniche (Formazione biennale all’associazione Il cerchio sciamanico, pratica personale sulla via rossa degli Indiani Lakota, primo anno di frequenza alla BTE – Scuola di psicoterapia biotransenergetica), mi offrono ciò che mi serve.

Cura e benessere sono al centro della mia attenzione. Affianco il lavoro clinico a percorsi di consapevolezza e di crescita personale, cercando di offrire alla persona, vista nella sua globalità e unicità, gli strumenti più adatti a favorire il cambiamento, lo sviluppo delle potenzialità inespresse, la consapevolezza di sé. 

L’esperienza psico-corporea è per me la via regia di trasformazione e guarigione. Amo lavorare in sinergia con colleghi capaci di integrare le mie competenze con le loro. Trovo essenziale portare attenzione ai processi oltre che ai contenuti, alla qualità del nostro stare con le esperienze oltre che alle esperienze stesse.